LA FONDAZIONE
PIO LEGATO GIOVANNI DALLE CASE
trae origine dal testamento olografo, datato 1° gennaio 1850, di Giovanni Dalle Case ed ha per scopo l’assistenza ed il soccorso agli artigiani di Verona anziani ammalati
Note biografiche:
Giovanni nacque a Verona il 12 ottobre 1774 da Antonio Giuseppe Dalle Case, fu Giovanni, e da Margherita Giacoma Tessìa, ambedue della città di Verona e venne battezzato nella chiesa di S. Zeno in Oratorio il 16 ottobre dello stesso anno.
L’attività svolta dal padre Antonio è quella di linarol, cioè di venditore di stoffe pregiate. Il figlio Giovanni era presumibilmente associato all’attività del padre, dal quale erediterà i beni alla morte del genitore che avvenne il 17 aprile 1810.
Nel registro dello Status animarum del 1819-1820 comincia ad apparire, e rimane stabile, la qualifica di: possidente celibe.
L’indicatore Veronese per l’anno 1852 riporta tra l’elenco dei cento maggiori estimati del Comune di Verona, eleggibili alla carica di consigliere comunale, anche il nome di Giovani Dalle Case. Questo fatto è indicativo sia del censo sia della stima che l’uomo godeva nella pubblica opinione. Un uomo che affonda le radici nel ceto della borghesia veronese ma che non ignora il faticare, consapevole dei propri limiti e delle proprie possibilità, che ha lavorato a contatto con il popolo, ne ha percepito gli umori, gli orientamenti, i bisogni e ha dato il suo personale, concreto contributo in un tempo di larghi strati di povertà.
Giovanni Dalle Case spirerà il 2 giugno 1855, all’età di 81 anni, munito dei conforti religiosi.
Secondo il suo dichiarato desiderio: “mi siano fatti semplici funerali e mi sia comperato un calto per mio riposo con sopra l’iscrizione: Soccorso agli Artisti”.
Fu sepolto nel cimitero di Verona. Il nome di Giovanni Dalle Case, da tempo, è stato scritto dal Comune di Verona in una lapide posta nel Pantheon: Beneficiis in patriam, insieme ad altri illustri benefattori veronesi.
La Commissione con l’opera dell’artista Giuseppe Poli eresse il busto del pio legatario, a testimonio di perenne gratitudine, che si può vedere all’entrata della sede del legato, in Via Augusto Verità n. 1, Verona.
Origini e scopo del Pio Legato:
Il Pio Legato viene costituito a Verona con atto notarile del 1 gennaio 1850. In esso sono date precise disposizioni testamentarie, rese pubbliche ed esecutive alla morte del testatore.
Il testamento è stato scritto a mano per intero da Giovanni Dalle Case.
Esso consiste nelle rendite degli stabili e capitali indicati nel testamento suddetto, che sono liberamente amministrate, per volontà del defunto, da una Commissione composta di tre persone: l’una scelta da S.E. Vescovo o dal suo Vicario: l’altra dalla Camera di Commercio, fra i suoi Membri: la terza dal Municipio fra gli artigiani della Città (1).
Dette rendite sono da erogarsi a favore degli Artisti di Verona, capi di famiglia e poveri che vivono della sola giornata, per essere assistiti nelle loro malattie.
La Commissione del Pio Legato si è nel tempo adeguata alle disposizioni governative e alle nuove necessità, si è sottratta a strumentalizzazioni e si è destreggiata con intelligenza e prontezza senza ingerirsi in questioni non pertinenti gli scopi enunciati nello statuto.
Ha trovato sempre la forza di rinnovarsi ed adeguarsi ai problemi del tempo mantenendo caratteristiche di autenticità, fedeltà alla tradizione e insieme spirito di iniziativa.
Si può dire che proprio questa continua iniziativa è la migliore tradizione del Pio Legato.
Il suo campo d’azione è stato costantemente l’artigiano.
La sua attività è stata specifica: economico-sociale.
Questa attività continua degnamente ancora oggi.
(1) modifica all’art. 2 dello Statuto della Fondazione, come riportato dall’atto del notaio Emanuele de Micheli n. repertorio 41711, registrato all’Agenzia delle Entrate di Verona il 30.12.2021, al n. 49874, la nomina del rappresentante del Comune è sostituita da una nomina effettuata dagli altri due Consiglieri, nell’ambito degli artigiani del Comune di Verona;