VERBALE DELLA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE
AMMINISTRATRICE DELLA
“Fondazione Pio Legato Giovanni Dalle Case”
REPUBBLICA ITALIANA
Il trenta dicembre duemilaventuno
(30 dicembre 2021)
in Verona, alla via Leone Pancaldo n. 70, alle ore quattordici e ventisei minuti. Avanti a me dottor Emanuele De Micheli, Notaio in Verona con studio ivi in via Leone Pancaldo n. 70, iscritto al Collegio Notarile di Verona,
è presente
Rev. Mons. Zampieri Gino, nato a Monza (MB) il 27 maggio 1963, domiciliato per la carica presso la sede dell’Ente, nella sua qualità di Presidente della:
– “Fondazione Pio Legato Giovanni Dalle Case”, con sede in Verona via San Mamaso n. 14, codice fiscale 80003710235.
Detto Comparente, della cui identità personale io Notaio sono certo, mi dichiara che in questo giorno, luogo è stata convocata la riunione della Commissione Amministratrice della predetta fondazione per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO:
1°) Modifica dell’art. 2 dello Statuto della fondazione sulla nomina dei componenti della Commissione Amministratrice;
2°) deliberazioni relative e consequenziali.
Mi invita quindi a far constare per atto pubblico le risultanze della riunione e le delibere che la stessa andrà ad assumere.
Al che aderendo io Notaio dò atto di quanto segue.
A norma di Statuto, assume la Presidenza il medesimo Comparente, il quale accerta e constata che:
- la riunione è stata convocata a norma di Statuto;
- sono presenti tutti i componenti della Commissione Amministratrice in persona del medesimo comparente Rev. Mons. ZAMPIERI GINO, Presidente, e dei signori CAREGNATO LUCIA e SOLIERI GIOVANNI;
- il richiedente, in qualità di Presidente, si è preventivamente accertato dell’identità personale e della legittimazione all’intervento dei presenti.
Pertanto, il Presidente accerta e dichiara che la presente riunione è validamente costituita ed è quindi idonea a deliberare essendo presenti tutti i componenti della Commissione ed avendo quindi raggiunto il quorum costitutivo.
Tutti gli intervenuti si dichiarano sufficientemente informati sugli argomenti indicati all’ordine del giorno, nessuno opponendosi alla relativa trattazione.
Passandosi alla discussione dell’unico punto posto all’Ordine del Giorno, il Presidente informa la Commissione del ricevimento di una comunicazione del Comune di Verona che richiede alla fondazione che il Sindaco non sia più chiamato a nominare un membro della Commissione stessa, come previsto dall’art. 2 dello Statuto. Pertanto il Presidente, volendo dar seguito a tale richiesta, illustra alla Commissione la proposta di attribuire il potere di nominare il terzo membro dell’organo amministrativo ai primi due nominati (che continueranno ad essere indicati rispettivamente dal Vescovo di Verona e dalla Camera di Commercio di Verona) tra gli artigiani della Provincia di Verona di comprovata capacità con almeno 5 (cinque) anni di iscrizione all’Albo delle imprese artigiane e, solo in caso di disaccordo tra detti nominati, al Presidente della Provincia di Verona, su istanza del più diligente dei due, il quale agirà quale arbitro irrituale e non quale legale rappresentante dell’Ente Provincia di Verona.
Dopo ampia discussione, la Commissione Amministratrice
DELIBERA
Art. 1) di approvare la Proposta del Presidente e quindi di attribuire il potere di nominare il terzo membro dell’organo amministrativo ai primi due nominati (che continueranno ad essere indicati rispettivamente dal Vescovo di Verona e dalla Camera di Commercio di Verona) tra gli artigiani della Provincia di Verona di comprovata capacità con almeno 5 (cinque) anni di iscrizione all’Albo delle imprese artigiane e, solo in caso di disaccordo tra detti nominati, al Presidente della Provincia di Verona su istanza del più diligente dei due, il quale agirà quale arbitro irrituale;
Art. 2) di modificare, a decorrere dall’intervenuta esecuzione della presente delibera, l’art. 2 dello Statuto nel seguente nuovo testo:
“Articolo 2
Le rendite della “Fondazione Pio Legato Giovanni Dalle Case” sono autonomamente amministrate, come da disposizioni del Fondatore, da una Commissione Amministratrice composta da tre membri:
- uno scelto dal Vescovo di Verona, tra il Clero;
- l’altro dalla Camera di Commercio, tra i suoi iscritti;
- il terzo verrà nominato dai primi due membri della Commissione o, in caso di dissenso tra di essi e decorsi 60 (sessanta) giorni dalla loro nomina, su istanza del più diligente, dal Presidente della Provincia di Verona, che agirà quale arbitro irrituale e non quale legale rappresentante dell’Ente, sempre tra gli artigiani della Provincia di Verona di comprovata capacità con almeno 5 (cinque) anni di iscrizione all’Albo delle imprese artigiane. La Commissione dura in carica cinque anni. Il Presidente viene nominato dalla Commissione nel suo interno.”
(invariato il resto);
Art. 3) di delegare al Presidente la facoltà di apportare alle soprastanti deliberazioni tutte le modifiche, soppressioni o aggiunte che si rendessero eventualmente necessarie per l’esecutività di quanto deliberato, nel rispetto della normativa vigente.
Messo ai voti tale testo di deliberazione esso viene approvato con voto palese mediante alzata di mano all’unanimità come il Presidente accerta e mi fa qui constare.
Quindi, lo Statuto, coordinato con le dette modificazioni testè deliberate, viene consegnato a me Notaio che lo allego al presente verbale, firmato come per legge sotto la lettera “A”.
Dopodiché, null’altro essendovi da deliberare, la seduta viene sciolta alle ore quattordici e quarantadue minuti.
Richiesto, io notaio ho ricevuto questo atto che, scritto da persona di mia fiducia e in parte integrato da me, ho letto, dispensandomi il comparente dalla lettura dell’allegato, al comparente medesimo, il quale, a mia domanda, l’approva e lo sottoscrive con me notaio, alle ore 14,44.
Consta il presente atto di un foglio per tre facciate. F.to don Gino Zampieri
F.to Emanuele De Micheli Notaio (L.S.N.)
Allegato A) al n.41711 Rep. e n.31558 Racc.
STATUTO DELLA
“Fondazione Pio Legato Giovanni Dalle Case”
ORIGINE E SCOPO DELLA FONDAZIONE
Articolo 1
La “Fondazione Pio Legato Giovanni Dalle Case” con sede nel Comune di Verona trae origine dal testamento olografo, datato 1° gennaio 1850, di Giovanni Dalle Case ed ha per scopo l’assistenza ed il soccorso agli artigiani del Comune di Verona anziani o ammalati.
A giudizio della Commissione Amministratrice l’assistenza potrà interessare arti giani residenti in Comuni diversi da quello di Verona.
La Fondazione è regolamentata dalla vigente legislazione in materia di assisten za e beneficenza.
L’assistenza può essere erogata:
- mediante concorso nella spesa di ricovero in apposita casa per anziani;
- oppure mediante corresponsione di un contributo ad integrazione della pen sione, qualora questa risulti insufficiente al mantenimento dell’artigiano;
- oppure mediante erogazione di un sussidio in caso di malattia che non per metta all’artigiano di svolgere la propria attività.
In alternativa a dette tre forme di assistenza e soccorso la Commissione Ammini stratrice potrà deliberare altre forme di assistenza a favore degli artigiani anziani o ammalati, quali il contributo per soggiorno in località termali, marine o montane.
A tale scopo provvede con le rendite del proprio patrimonio.
Tutte le iniziative di erogazione di interventi assistenziali dovranno essere ade guatamente pubblicizzate attraverso l’affissione presso il Comune di Verona, la Camera di Commercio di Verona, ed in ogni altro modo ritenuto opportuno, di bandi contenenti l’indicazione dei requisiti richiesti per l’ammissione agli inter venti, le modalità di presentazione delle domande, il termine per la presentazio ne delle stesse, in relazione alle disponibilità della Fondazione. Detto bando sarà approvato dalla Commissione di cui all’art. 2 del presente Statuto.
Articolo 2
Le rendite della “Fondazione Pio Legato Giovanni Dalle Case” sono autonoma mente amministrate, come da disposizioni del Fondatore, da una Commissione Amministratrice composta da tre membri:
- uno scelto dal Vescovo di Verona, tra il Clero;
- l’altro dalla Camera di Commercio, tra i suoi iscritti;
- il terzo verrà nominato dai primi due membri della Commissione o, in caso di dissenso tra di essi e decorsi 60 (sessanta) giorni dalla loro nomina, su istanza del più diligente, dal Presidente della Provincia di Verona, che agirà quale arbitro ir rituale e non quale legale rappresentante dell’Ente, sempre tra gli artigiani della Provincia di Verona di comprovata capacità con almeno 5 (cinque) anni di iscri zione all’Albo delle imprese artigiane. La Commissione dura in carica cinque an ni. Il Presidente viene nominato dalla Commissione nel suo interno.
Articolo 3
Per artigiani si intendono tutti coloro che sono regolarmente iscritti all’Albo delle imprese artigiane della Provincia di Verona.
Articolo 4
Hanno titolo all’assistenza e al soccorso, previsti dal presente Statuto, gli artigia ni in attività o pensionati, regolarmente iscritti all’anagrafe comunale.
A comprova di tali requisiti, gli interessati dovranno produrre il certificato di residenza, la dichiarazione di iscrizione all’albo delle imprese artigiane e, per i pensionati, il libretto di pensione e la dichiarazione del periodo di iscrizione all’albo delle imprese artigiane.
Possono, altresì, avvalersi delle provvidenze di cui sopra anche il coniuge vedovo di artigiano e/o il figlio inabile, portatore di handicap, orfano di artigiano, in con dizioni di bisogno.
La documentazione completa da allegare alle domande è disciplinata dal Regola mento per l’amministrazione della “Fondazione Pio Legato Giovanni Dalle Case”.
Articolo 5
La Commissione Amministratrice stabilirà la quota che il singolo artigiano dovrà versare per l’assistenza e il soccorso di cui all’art. 1, a titolo di contributo, tenen do presente la misura della pensione in godimento ed altri eventuali redditi di cui esso disponga, in modo che la spesa a carico della “Fondazione Pio Legato Gio vanni Dalle Case” resti correlata all’effettiva situazione patrimoniale dell’interes sato.
Articolo 6
La Commissione Amministratrice stabilirà la misura del contributo con discrezio nale giudizio, tenendo conto delle risultanze della situazione personale ed econo mica del richiedente, desunte da elementi, dati e circostanze che avrà cura di ac quisire con ogni consentito mezzo di indagine.
Il contributo o il sussidio cesserà allorché la Commissione Amministratrice ac certi che sono venute meno le condizioni per le quali esso venne accordato; pari menti la misura verrà diminuita, in conseguenza delle migliorate condizioni eco nomiche dell’interessato.
Articolo 7
Tranne casi particolari da giustificare con dettagliata motivazione, l’importo della spesa contributiva terrà conto dell’importo della pensione dell’artigiano interessa to.
Allo scopo di evitare situazioni di sperequazione nell’erogazione del contributo, correlate con la diversa entità della misura della pensione, la Commissione si ri serva di adottare un parametro fisso di riferimento uguale per tutti.
Nella determinazione di detta spesa la Commissione terrà conto di altri eventuali sussidi o contribuzioni erogati da altri Enti.
COMMISSIONE E AMMINISTRAZIONE
Articolo 8
Di norma le sedute della Commissione si tengono nella sede legale della “Fonda zione Pio Legato Giovanni Dalle Case”.
I componenti vengono convocati dal Presidente almeno tre giorni prima dell’adunanza, con invito contenente l’elenco degli argomenti da trattare. In caso di comprovata urgenza i Consiglieri possono essere convocati 24 (ventiquattro) ore prima.
Ogni delibera deve essere assunta a maggioranza assoluta di voti, riportata nell’apposito registro e firmata dal Presidente e dal Segretario.
Articolo 9
Qualora si deliberi su questioni nelle quali i membri della Commissione e loro parenti od affini abbiano interesse, essi non solo devono astenersi dal deliberare, ma debbono allontanarsi dalla sala della riunione. La stessa norma vale per il Se gretario, le cui funzioni saranno assunte dal Consigliere più giovane per anzianità di nomina o per età.
Articolo 10
I membri della Commissione scadono con il rinnovo quinquennale, ma restano in carica fino all’insediamento dei nuovi designati.
Articolo 11
Al Presidente spetta la legale rappresentanza della “Fondazione Pio Legato Gio vanni Dalle Case”, convocare le sedute, adottare le misure conservative nell’inte resse della Fondazione stessa, dare esecuzione alle deliberazioni della Commis sione, sovrintendere al personale.
Articolo 12
Il Segretario della “Fondazione Pio Legato Giovanni Dalle Case” è nominato dalla Commissione di cui all’art. 2 tra persone in possesso almeno del titolo di studio di scuola media superiore. Esso resta in carica per anni cinque e può esse re riconfermato di volta in volta qualora almeno tre mesi prima del compimento del periodo di servizio la Commissione lo riconosca meritevole di conferma. Nel primo quinquennio è prescritto un periodo di prova di un anno al termine del quale la Commissione deciderà se trattenerlo.
Il trattamento economico del Segretario verrà determinato dalla predetta Commis sione con apposita deliberazione, tenendo conto dell’effettivo impegno di lavoro richiesto dalle esigenze della Fondazione stessa, nel senso che potrà non essere necessario un rapporto di lavoro continuativo ma limitato invece ad un numero determinato di giornate di presenza.
Il Segretario assiste alle sedute della Commissione, dirige il personale, ha voto consultivo circa la legalità di ogni proposta o deliberazione, redige i verbali delle sedute.
Articolo 13
Con apposito regolamento viene disciplinato lo stato giuridico ed il trattamento e conomico del personale; a detto regolamento è annessa apposita pianta organica del personale con l’indicazione della qualifica e del livello retributivo.
Articolo 14
Il servizio di cassa viene affidato ad un Istituto di Credito di Verona scelto dalla Commissione Amministratrice.
Articolo 15
Ad ogni cambiamento del Presidente si procede ad una verifica straordinaria di cassa.
Articolo 16
Tutti i beni, di qualsiasi natura, appartenenti alla Fondazione devono essere in ventariati, distinguendosi gli immobili dai beni mobili.
Articolo 17
Per quanto non previsto né disciplinato dal presente Statuto si applicano le dispo sizioni del codice civile in materia di Fondazioni ed il DPR 1O febbraio 2000 n.361.
REVISIONE ECONOMICO FINANZIARIA
Articolo 18
La Commissione Amministratrice della “Fondazione Pio Legato Giovanni Dalle Case” elegge:
- un collegio di revisori composto da tre membri se il bilancio della Fondazio ne supera come importo complessivo il valore di€ 1.500.000,00 (unmilionecin quecentomila virgola zero zero);
- un revisore se il bilancio della Fondazione è al di sotto del valore di cui alla lettera a) scelto tra gli iscritti negli albi di cui alle lettere b) e c);
I revisori dei conti sono scelti:
- uno tra gli iscritti nel ruolo dei revisori ufficiali dei conti il quale funge da Presidente;
- uno tra gli iscritti nell’albo dei dottori commercialisti;
- uno tra gli iscritti nell’albo dei ragionieri;
Il collegio dei revisori dei conti o il revisore dei conti si riunisce obbligatoria mente in occasione dell’approvazione del conto consuntivo.
I revisori sono tenuti, su richiesta motivata della Commissione Amministratrice, ad assistere con funzione consultiva alle sedute della Commissione stessa.
I revisori hanno diritto di accesso agli atti e documenti della Fondazione.
I revisori, in conformità alle disposizioni statutarie e alla normativa vigente, collaborano con la Commissione Amministratrice nelle sue funzioni, garantendo in particolare la regolarità contabile e finanziaria della gestione della Fondazione.
I revisori inoltre nella relazione del conto consuntivo esprimono rilievi e proposte tendenti a conseguire una migliore efficienza, produttività ed economicità della gestione.
I revisori dei conti rispondono della veridicità delle proprie attestazioni ed adempiono ai propri doveri con la diligenza del mandatario.
Ove riscontrino gravi irregolarità nella gestione della Fondazione ne riferiscono immediatamente alla Commissione Amministratrice.
Ai revisori dei conti spetta, a carico della Fondazione, una indennità di presenza determinata dalla Commissione Amministratrice con apposita deliberazione.
F.to don Gino Zampieri
F.to Emanuele De Micheli Notaio (L.S.N.)